Latte prima di dormire: un'abitudine antica
Non c’è abitudine più rassicurante e confortante, per grandi e bambini, che bere un bicchiere di latte tiepido prima di andare a dormire.
Immediatamente questo gesto ci porta all’infanzia, ad atmosfere serene e avvolgenti, alla rassicurazione di un ambiente familiare accogliente e senza tempo. Vero?
Già, però il latte prima di dormire ai bambini è anche un tema dibattuto, perché non è detto che sia sempre una buona abitudine, soprattutto dopo una certa età.
Vediamo insieme qualche piccolo consiglio.
Perché il latte prima di dormire nei bambini può essere anche dannoso
Iniziamo dal motivo per cui i genitori sono portati a dare un bicchiere di latte ai bambini prima di dormire.
Fondamentalmente il motivo è benefico: vogliono facilitare il loro rilassamento e il loro riposo e agevolare la loro voglia di andare a nanna con naturalezza e senza forzature.
È provato che i bambini, specie in età prescolare, che vanno a dormire prima delle 21, dormono meglio e si svegliano meno durante la notte. Ma non sempre è facile convincerli ad andare a nanna presto e quindi il bicchiere di latte serale può essere un buon “ponte” tra la veglia e la nanna.
D’altra parte è provato che il latte sia molto rilassante e calmante, per i bambini, come vedremo nel paragrafo successivo.

Come il latte prima di dormire aiuta il sonno dei bambini
Il latte è una bevanda che offre numerosi benefici per la salute, tra cui la capacità di favorire il sonno e migliorare l’umore. Questo è dovuto alla presenza di diversi componenti che hanno un effetto positivo sul nostro corpo.
Innanzitutto, il latte contiene triptofano, un aminoacido essenziale di cui abbiamo già parlato che non viene prodotto dal nostro corpo. Questo composto è importante perché contribuisce alla produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore e il sonno. Poiché il corpo umano non può sintetizzare il triptofano, deve essere introdotto attraverso l’alimentazione o integratori specifici.
Inoltre, il latte stimola la produzione di melatonina, un ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Questo composto è prodotto naturalmente dal nostro corpo, ma può essere integrato con il consumo di alimenti ricchi di triptofano, come il latte.
Infine, il latte è composto anche da casomorfine, come la caseina, che sono dei piccoli peptidi ad azione oppiacea, che hanno un effetto calmante sui piccoli. Questi composti agiscono come un sedativo naturale, riducendo l’attività del sistema nervoso e favorendo il rilassamento muscolare.
In conclusione, il latte rappresenta una bevanda salutare e nutriente che effettivamente può aiutare a migliorare il sonno e l’umore grazie alla presenza di triptofano, melatonina e casomorfine.
Perché il latte prima di dormire nei bambini può essere anche dannoso
Nonostante, come abbiamo visto, il latte sia davvero un utile alleato contro la mancanza di sonno o la reticenza ad andare a nanna dei più piccini, ci sono alcune accortezze che non giocano a favore del suo utilizzo continuativo.
- Il latte spesso viene assunto con biscotti, da parte dei bambini, e questo causa un eccesso di zuccheri nel sangue e può portare obesità, se unito ad altre abitudini alimentari scorrette. Inoltre va ad appesantire la digestione, perché di notte questa è rallentata.
- Il latte prima della nanna come condizione indispensabile e immancabile per riuscire a dormire, può scatenare una sorta di dipendenza, ovvero il bimbo potrebbe non riuscire a dormire senza la sua tazza di latte. E questo tipo di vincoli non sono mai positivi, né a livello pratico, né a livello psicologico.
- Spesso il bambino si addormenta con il biberon in bocca nel letto. Questo vuol dire che non si è lavato i denti dopo aver bevuto il latte, che può essere causa di carie, anche perché i denti di notte sono più esposti agli attacchi batterici, a causa della minor presenza di saliva.
Un altro fattore rilevante da tenere in considerazione è il possibile impatto negativo dell’utilizzo prolungato del biberon sul palato e sulla salute orale in generale. L’utilizzo del biberon, come del ciuccio, è da evitare dopo i 2 anni di età e, soprattutto, a partire dai 3 anni, in quanto potrebbe causare deformazioni al palato e generare problemi orali.
Conclusione: il latte prima della nanna fa bene, ma senza esagerare
Quindi non siamo qui a demonizzare il latte della buonanotte, tutt’altro.
L’importante è non far sorgere abitudini errate, instaurare una routine della buonanotte salutare e consapevole. E comunque non prolungare l’abitudine del latte prima di dormire nei bambini dopo i 2 anni.